Generalità
Forma comunitaria di monachesimo cristiano, fondata da un monaco egiziano, ex militare vissuto tra il III e il IV secolo, e diffusosi poi in Occidente grazie
all’opera di Benedetto da Norcia.
Praticato in cenobi (monasteri) sotto la rigida direzione di un’autorità spirituale, il cenobitismo tende a caratterizzarsi per la vita in comune e di conseguenza
per la condivisione del lavoro, della preghiera, della liturgia e del mangiare, in contrasto, pertanto, ad altre forme di monachesimo occidentale, proprie e specifiche
dell’eremita o dell’anacoreta.
Per alcuni storici il più noto e convinto patrocinatore del cenobitismo è stato Basilio di Cesarea, Padre della Chiesa e santo, il quale, vissuto nel IV secolo,
vide in esso un ritorno allo spirito proprio del cristianesimo primitivo.
Bibliografia
Hubert Jedin, “Storia della Chiesa”, Editore Jaca Book, Milano, 1976
Ernesto Buonaiuti, “Storia del cristianesimo”, Editori Newton & Compton, Roma, 2002