Generalità
Espressione entrata a far parte del linguaggio politico moderno e contemporaneo per indicare il contrasto esistente tra le classi popolari di un paese e quelle
che detengono il potere, reso manifesto innanzitutto nella prima metà dell’Ottocento, in Italia e in Europa, a causa dell’eccessiva ristrettezza del diritto di voto
che al tempo veniva determinato dal censo, e da qui l’antinomia tra il “paese legale” – il corpo elettorale e dirigente ristretto ed elitario – e il “paese reale”
– il resto dei cittadini impossibilitati ad esprimersi liberamente.