Generalità
Il canto antifascista italiano per antonomasia, diventato noto soprattutto alla fine della Seconda guerra mondiale in quanto associato nell’immaginario collettivo
alla Resistenza, al movimento partigiano e nel complesso ai partiti socialisti e comunisti.
Testo
“Stamattina mi sono alzata
o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao
mattina mi sono alzata
e ho trovato l’invasor
O partigiano portami via
o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao
o partigiano portami via
che mi sento di morir
E se muoio da partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao
e se muoio da partigiano
tu mi devi seppellir
Seppellire lassù in montagna
o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao
seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra d’un bel fior
E le genti che passeranno
o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao
e le genti che passeranno
e diranno o che bel fior
È questo il fiore del partigiano
bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao
è questo il fiore del partigiano
morto per la libertà.”
Bibliografia
Stefano Pivato, “Bella ciao. Canto e politica nella storia d’Italia”, Editori Laterza, Bari–Roma, 2007
Carlo Pestelli, “Bella ciao. La canzone della libertà”, Editore ADD, Torino, 2016